METODO D.E.E. DANZA ESTATICA ELEMENTALE

Il metodo, ideato in 10 anni di pratica, si focalizza su quattro diverse porte d'accesso verso lo sviluppo del movimento personale. Forte componente è la sperimentazione dello stato alterato (trance) e in casi più specifici la pratica di Mutaforma.

Un danzatore o un individuo che sperimenta il proprio corpo si concentra troppo spesso sulla meccanica del suo movimento, la dinamica e potenzialità ma facilmente dimentica ciò che tutto attiva. L'immaginazione tramite gli impulsi sensoriali innesca emozioni e reazioni corporee. Immaginare a servizio del movimento e viceversa non solo permette di trovare nuove porte ma anche rendere tangibile il mondo che si crea attorno al gesto.

Foto Andrea Macchia - Spettacolo "White Out" di Piergiorgio Milano

Danzare l'immaginario - Sinestesia

DOSSIER

Quando iniziai a insegnare mi interrogai su quale fosse (oltre la pura tecnica ) la matrice del mio personale movimento; non mi è mai interessato insegnare una tecnica poichè credo che nei contesti in cui mi sono sempre trovata fosse più la propria presenza e dinamica interiore a doversi sviluppare , senza forzature ma lo stimolo alla scoperta del proprio corpo e respiro. Piano piano ho capito che non è altro che il mio respiro a dirigere il mio corpo e che senza rendermene conto negli anni ho sviluppato la sensibilità a questo Elemento l'Aria, così da percepirla dentro e fuori di me, vederne le spirali, i cerchi, la densità , i vuoti. Non è la musica che ascolto, o il sentimento che mi abita, una tecnica appresa, no ...è "semplicemente" la coscienza di essere viva e di respirare. A questo punto si è aperto un mondo intero: come poter essere in grado di insegnare a sentire il respiro? come riuscire a vedere l'Aria? ho studiato, provato, sperimentato in qualsiasi ambito dove potessi attingere: dalla fisica alla spiritualità e così sono arrivati i primi esercizi che non richiedono un semplice ascolto metaforico o mistico ma punti di partenza solidi su cui proseguire in cui è fondamentale prendere atto che per approcciarsi a un Elemento Naturale è necessario aprire la mente alla consapevolezza di essere qualcosa che va oltre al mero corpo che si muove e che ogni Elemento è dentro di noi. Trovata questa consapevolezza in me si è innescata la curiosità di scoprire anche Terra, Fuoco e Acqua creando il percorso all'interno della Danza degli Elementi in cui non si improvvisa, nè riproduce una sensazione ma si studia in una lenta evoluzione psico-spirituale e fisica dove a danzare non siamo noi ma l'Elemento in noi che abbiamo risvegliato , riattivato ed equilibrato.

Lo sciamanesimo e i Mutaforma

Il metodo D.E.E si è sviluppata per essere accessibile a chiunque, si può definire come un ramo del grande ceppo della Trance Dance. Le danze che portano alla trance sono comuni a tutte le culture del mondo anche se in molte di esse la pratica è purtroppo quasi del tutto scomparsa, alcuni esempi sono la danza del sole degli indiani d'America oppure la tarantella siciliana e cosi' via. La spiritualità di un popolo viene espressa sia in comunità che individualmente tramite pratiche che uniscono e guariscono come appunto il movimento. Gli esercizi che si sono definiti durante i miei studi portando con sè la matrice spirituale che accomuna tutti i popoli ed è la diretta connessione col Tutto e gli Elementi che lo compongono. Un fase successiva al lavoro di trance è la capacità di incanalare l'energia di una specifica vibrazione compatibile con la nostra. Il regno animale è il più semplice e adatto a questo scopo da permetterci di connetterci con il potere (timbro energetico) di un determinato animale ampliando le nostre percezioni fino a raggiungere il suo stesso piano.

Foto Andrea Macchia - Spettacolo "White Out" di Piergiorgio Milano

PERFORMANCE

TACHI - TRAGITTO COSMICO

La Donna è legata alla Terra e ai suoi abitanti non umani.
Attraverso un susseguirsi di personaggi ispirati ad animali montani l’intento è di conoscere le sfaccettature di una donna che vive la montagna con selvatichezza e semplicità.
Ne raccoglie i suoni, odori e colori trasportandoli nella propria anima e danzandoli.
Raccontare la montagna non sotto il punto di vista di una donna ma raccontare la donna come montagna e viceversa, l’una metafora dell’altra.
Danza, visioni e musica si incontrano in un mondo altro, dove non è la mente a codificare il linguaggio ma il cuore e l' animo. Il desiderio di rendere accessibile a tutti l’esperienza di connessione con altri Mondi ha dato il via a un progetto di performance che è più un rituale collettivo.
Tachi nasce da tachicardia e si associa al lavoro di alterazione di coscienza su cui si basa la ricerca del movimento e che caratterizza lo stare nel bosco e in luoghi dove l’impronta umana non è presente.
"Tachi- Tragitto cosmico" è un viaggio collettivo in cui la musica e la visione del movimento istintivo portano l'osservatore ad avere anch'esso un'alterazione dello spazio e del tempo stimolando l'immaginazione e le sfumature emozionali trasportandolo in un luogo familiare, ma che è più legato alle immagini infantili senza filtri che celano simboli e miti.
Tachi abbraccia diversi animali/divinità come Nonna Ragno capace di modificare la ragnatela cosmica o Pan la “capra” principe del selvaggio bosco.
I temi che si intendono sviluppare, oltre che il movimento in stato alterato e la musica e voce contaminate da suoni ancestrali e tradizionali di un tempo andato, sono il lavoro a maglia con i ferri, la trasformazione del corpo umano in esseri ibridi grazie a maschere, costumi e tutto ciò che durante il percorso la montagna suggerisce.

Anteprima

Foto Francesco Lanciotti